Nel XVII secolo, un gruppo di studenti, provenienti direttamente dal futuro, ricevette un incarico che avrebbe rivoluzionato il loro modo di vedere la storia. Grazie a tecnologie all’avanguardia, si ritrovarono immersi nell’Inghilterra dei primi del 1600, un mondo fatto di strade polverose, cavalli in galoppo e cittadini animati da passioni contrastanti. L’esperienza, resa ancora più coinvolgente dagli elementi sensoriali – dall’odore della polvere da sparo ai sussurri di intrighi – fece sembrare quel periodo quasi palpabile ai loro sensi. Fin dal principio, si capì che ogni istante di quel viaggio avrebbe segnato per sempre il destino del governo inglese.
Tutto prese forma quando agli studenti fu chiesto di creare profili da ‘influencer digitali’ su Instagram, incarnando figure storiche della Guerra Civile Inglese. Divisi in gruppi, assunsero i ruoli di personaggi come Oliver Cromwell e Carlo I, pronti a difendere le proprie ideologie attraverso post, storie e dirette simulate. Grazie ad una ricerca approfondita, riuscirono a ricreare in modo autentico il linguaggio e le idee di quei personaggi, arricchendo i loro contenuti con immagini elaborate e fatti storici scritti a mano. Con ogni pubblicazione, le loro timeline si trasformavano in vere e proprie vetrine del dibattito politico del tempo.
La pressione cresceva: dovevano convincere i loro follower delle ragioni dei personaggi scelti. Le live streaming si animavano con dibattiti appassionati e momenti di confronto diretto, mentre le storie svelavano i retroscena delle strategie politiche, quasi facendo vivere in prima persona le emozioni dell’epoca. Ogni post rappresentava un tassello essenziale nel grande mosaico della storia che stavano ricostruendo insieme.
Il culmine dell’esperienza arrivò con la simulazione di una seduta parlamentare, in cui, tramite videoconferenza, ogni gruppo assunse il ruolo di una fazione storica. Realisti, parlamentari e membri del New Model Army si sfidavano su temi come l’esecuzione di Carlo I e la costituzione del Commonwealth, con i dibattiti che si accendevano al punto da sembrare veri e propri scontri in un’arena politica. La ricostruzione digitale degli ambienti - dai vessilli alle armature sotto la luce soffusa delle lanterne - contribuiva a rendere l’esperienza ancora più realistica, facendoli sentire parte integrante degli eventi.
Per chiudere in bellezza l’intero percorso, fu organizzato un gioco di simulazione storica. Ogni gruppo, nei panni di leader politici dell’epoca, doveva prendere decisioni decisive che avrebbero modificato il corso della storia. Attraverso una piattaforma di gamification, sperimentarono in diretta le conseguenze delle loro scelte, che si ripercuotevano in termini politici, sociali e militari. La dinamicità del gioco li fece sentire veri architetti del destino della nazione, con ogni scelta accompagnata da risultati imprevisti.
Alla fine di questo straordinario percorso, una discussione collettiva e una sessione di feedback a 360° permisero agli studenti di riflettere sui molteplici insegnamenti tratti dall’esperienza. Comprendendo che la Guerra Civile Inglese non è solo un capitolo da leggere, ma un crocevia di eventi carichi di vita e di significato, si resero conto di quanto la storia possa essere un potente strumento di apprendimento e di ispirazione.
Così, con mente acuta e cuore colmo di nuove idee, gli studenti tornavano al presente, arricchiti da una prospettiva rinnovata sui processi e sui conflitti che hanno definito la Guerra Civile Inglese e che ancora oggi influenzano l’assetto dei sistemi di governo. L’esperienza si rivelò ben più di una semplice lezione: fu un’immersione totale in cui storia e tecnologia si fusero per creare un metodo d’insegnamento innovativo e profondamente coinvolgente.